Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”
Istituto Superiore di Studi Musicali

Concerti ed eventi

I MARTEDÌ AL CONSERVATORIO
martedì 13 Febbraio | ore 18.00
VIOLINO E VIOLONCELLO: ARMONIE ESSENZIALI

Martedì 13 febbraio 2024 | ore 18.00 | Sala Concerti "M. Pobbe"
Ingresso libero

Violino e Violoncello: Armonie essenziali

Stefano Antonello
violino
Luca Paccagnella
violoncello

REINHOLD GLIÉRE (1875-1956)                                        
Otto duetti per violino e violoncello
Prélude
Gavotte
Berceuse
Canzonetta
Intermezzo
Impromptu
Scherzo
Étude

JEAN MARTINON (1910-1976)                                         
Sonatine n. 5 op. 32 n. 1 per violino solo

BOHUSLAV MARTINŮ (1890-1959)                                  
Duo per violino e violoncello H.157
Preludium
Rondo

ISAAC ALBÉNIZ (1860-1909)                                            
Asturias (Leyenda) per violoncello solo (arr. Luca Paccagnella)

CARTER BREY (1954)                                                         
Tango for Ilaria per violoncello solo

CAMILLE SAINT-SAËNS (1835-1921)                                       
Danse Macabre per violino e violoncello (arr. C Parnas)

JOHAN HALVORSEN (1864-1935)        
Passacaglia per violino e violoncello (arr. M. Press)


La stagione dei “Martedì al Conservatorio” di Vicenza, nella quale si esibiscono per la maggior parte docenti del Conservatorio, è molto richiesta, tanto che tra la domanda per parteciparvi e il concerto effettivo passano circa due anni. Il lato positivo è che si ha tutto il tempo per prepararsi al meglio! Era quello che stavo facendo io, quando due mesi e mezzo fa David Peroni, il nostro pianista, mi ha annunciò di non poter più partecipare al concerto: dopo molti anni il Ministero ha deciso di dare il via ai concorsi per le cattedre di ruolo nei conservatori, ma diversamente dal passato i concorsi vengono organizzati e gestiti dai singoli istituti, che mettono in programma brani differenti, obbligando i candidati ad un super lavoro di preparazione. Sinceramente non vorrei essere nei suoi panni…

Fortunatamente ci restava il tempo per correre ai ripari, dato che con Luca avevamo già in passato eseguito dei brani per violino e violoncello. Luca, ottimo concertista, ha insegnato in vari conservatori, tra cui Rovigo (dove è stato anche Direttore per due mandati), Milano, Trieste, e attualmente Adria. Per dare maggior varietà al concerto abbiamo inoltre deciso di inserire un brano per solo violino e due per solo violoncello.

Qualche nota al programma:

Il concerto si apre con gli 8 Duetti di Glière, che a dispetto del nome che farebbe pensare a un compositore francese o tedesco; fu un violinista, direttore d’orchestra e compositore russo, nato a Kiev da madre polacca e padre sassone. Di rilievo la sua carriera come insegnante di composizione, nei conservatori di Kiev e Mosca, dove ebbe modo di formare allievi che divennero dei celebri compositori. I Duetti per violino e violoncello hanno forse un intento più didattico che concertistico, ma sono perfetti per scaldare l’atmosfera (e le mani degli interpreti).

Si prosegue con un brano per violino solo di Martinon, direttore d’orchestra con lunghe collaborazioni con importanti compagini orchestrali, anche fuori dalla Francia (London Philharmonic Orchestra e Chicago Symphony Orchestra). Ebbi modo di conoscere la Sonatina – pezzo d’obbligo del Concorso del Conservatorio di Parigi del 1951 – durante un soggiorno in Francia, dove è spesso eseguita, mentre in Italia è sconosciuta. Usa un linguaggio moderno ma “soft”, non c’è un impiego massiccio di dissonanze, nel suo alternarsi di parti melodiche e ritmiche, con l’uso anche di scale pentatoniche, richiama a volte musiche popolari e celtiche.

Martinů fu un compositore ceco poi naturalizzato statunitense, con studi compiuti anche a Parigi, dove entrò in contatto con Igor Stravinskij, Arthur Honegger e gli altri del “Gruppo dei Sei”. Non c’è quindi da meravigliarsi se (come giustamente scrive Wikipedia) «confluiscono nell’opera di Martinů influenze differenti, dalla musica nazionale all’impressionismo francese e al neoclassicismo di Igor Stravinskij, dalla vocalità afro-americana al jazz. Il suo stile risulta quindi eclettico, innervato da un forte contrappuntismo di stampo neobarocco». Il Duo che verrà eseguito si inserisce bene in questa descrizione.

Seguono i due brani per violoncello solo: una trascrizione del celebre brano Asturias di Albeniz, originariamente per pianoforte, ma che venne reso famoso soprattutto nella trascrizione per chitarra, e il brano Tango per Ilaria del violoncellista Carter Brey, solista virtuoso e per anni Primo Violoncello della New York Philharmonic.

Il poema sinfonico Danse Macabre di Saint-Saëns mette in musica assai fedelmente quanto descritto nella poesia di H. Cazalis: sentiremo quindi gli iniziali dodici rintocchi che segnano l’entrata in scena della Morte, che col suo violino intona un tema – basato sul tritono, l’intervallo considerato nel Medioevo “diabolus in musica” – che richiama fuori dalle tombe gli scheletri. Essi poco a poco si scatenano in una danza sempre più furiosa, con clamore di ossa. Ma il canto del gallo darà il segnale per il ritorno alla normalità. Saint-Saëns stesso ne curò una versione per violino e pianoforte, qui ne presentiamo una per violino e violoncello.

Il concerto si conclude con la Passacaglia di Halvorsen, in pratica una serie di variazioni su un tema di Händel. Al pubblico “diversamente giovane” (categoria alla quale ormai anch’io appartengo) questo brano potrà ricordare qualcosa: il brano di Händel era infatti uno di quelli utilizzati dalla televisione quando o per qualche guasto o per difficoltà nel passare da un programma a un altro si creava una interruzione. Scattava allora l’Intervallo, una serie di fotografie di città o paesaggi con sottofondo musicale. Altri tempi…
                                                                                              Stefano Antonello